UN NUOVO INIZIO
“Il futuro dipende da ciò che fai oggi.”
Mahatma Gandhi
Vi starete chiedendo….
Ma quale significato ha questo 11.0?
Molto semplicemente significa che il nostro mandato è l’undicesimo dalla nascita di SICP.
Ma che necessità c’era di esplicitarlo?
Perché l’undicesimo mandato è segnato nel suo inizio e nel suo termine da due scadenze di vitale importanza per le Cure Palliative.
Come leggete anche nel titolo del Congresso, con iI 2025 si conclude il processo di accreditamento delle reti di Cure Palliative avviato dall’Accordo n. 118/CSR/2020, mentre il 2028 è l’anno entro il quale la l. n. 197/2022 ha impegnato le regioni a potenziare le Cure Palliative per il soddisfacimento del 90% del bisogno di Cure Palliative.
Quest’ultimo obiettivo sta indubbiamente generando una forte spinta verso lo sviluppo delle reti.
Eppure il rischio reale è che questa spinta sia destinata ad esaurirsi col raggiungimento stesso dell’obiettivo e che si assista ad un progressivo arresto dello sviluppo delle Cure Palliative.
Questa fase è delicatissima ed è imperativo presidiarla in tutti i modi perché le scadenze del 2025 e del 2028 potrebbero avere invece un impatto positivo duraturo sulle politiche sanitarie future in diversi modi:
1) Priorità nelle Risorse
Con l’approssimarsi delle scadenze, le regioni potrebbero essere motivate a riallocare risorse e finanziamenti per rispondere ai requisiti di accreditamento e potenziamento delle Cure Palliative, influenzando così le priorità nelle politiche sanitarie (EQUITÀ E SOSTENIBILITÀ).
2) Sviluppo di Infrastrutture
La necessità di soddisfare gli obiettivi di accreditamento potrebbe spingere alla creazione di nuove strutture e reti per le Cure Palliative, migliorando l’accesso e la qualità delle cure per i pazienti (ACCESSIBILITÀ E PROSSIMITÀ).
3) Formazione e Aggiornamento Professionale
Le scadenze potrebbero incentivare programmi di formazione per i professionisti della salute, garantendo che siano adeguatamente preparati a fornire Cure Palliative di qualità (CONOSCENZA E COMPETENZA).
4) Integrazione dei Servizi
Potrebbero esserci sforzi per integrare le Cure Palliative con altri servizi sanitari, promuovendo un approccio olistico e multidisciplinare alla salute del paziente.
Le reti di Cure Palliative devono governare i processi (GOVERNO E GOVERNANCE).
5) Valutazione e Monitoraggio
Le scadenze possono portare a una maggiore attenzione alla valutazione delle politiche programmatorie. Il monitoraggio attraverso indicatori specifici garantiscono che gli interventi di sistema siano efficaci e rispondano realmente ai bisogni dei pazienti e delle famiglie.
6) Coinvolgimento dei Pazienti e delle Associazioni che le rappresentano
La necessità di soddisfare il 90% del bisogno di Cure Palliative potrebbe anche portare a un maggiore coinvolgimento dei pazienti e delle loro famiglie nei processi decisionali, promuovendo una sanità più centrata sulla persona co-progettando i modelli anche con il supporto delle Associazioni di Volontariato.
7) Innovazione e Ricerca
Infine, queste scadenze potrebbero stimolare la ricerca e l’innovazione nel settore delle Cure Palliative, portando a nuove pratiche, tecnologie che possono migliorare l’assistenza.
Ma se da un lato siamo chiamati a consolidare, dall’altro, in questo contesto, siamo chiamati ad avviare un processo di revisione dell’attuale modello delle Reti locali di Cure palliative pensate prima della pandemia Covid.
Per un efficientamento delle Reti locali è essenziale promuovere una collaborazione attiva tra le istituzioni, i professionisti della salute e le organizzazioni della società civile.
Solo attraverso un approccio integrato e multidisciplinare possiamo assicurarci che il potenziamento delle Cure Palliative non sia solo un obiettivo formale, ma si traduca in reali miglioramenti per i pazienti e le loro famiglie.
E qui la sinergia con le Scuole di Specialità in Medicina e Cure Palliative rappresenta un potenziale infinito
Ma quindi, come sarà il prossimo Congresso, il XXXII?
Il XXXII Congresso Nazionale della Società Italiana di Cure Palliative va proprio nel senso di quanto detto. Siamo fermamente convinti che se le Cure Palliative devono continuare ad esprimere in rete una visione della cura innovativa ed essere vettore per l’evoluzione del SSN, è necessario che questa evoluzione ci trovi professionistə preparatə, consapevolə, formatə e innovativə.
La ferma volontà del CD è quella di mettere in campo congressuale il massimo impegno.
Vogliamo che quest’anno il congresso sia il “CONGRESSO DI TUTTI e TUTTE”.
È massimo lo sforzo di creare il giusto equilibrio armonico tra qualità tecnico scientifica (che vogliamo elevatissima e con qualche contributo da figure di spicco internazionale) e massima coprogettazione e visibilità a voci e volti nuovi.
Tutto il Congresso sarà strutturato in questo modo, in equilibrio virtuoso tra queste due componenti.
Per far questo abbiamo introdotto numerose novità e ripensato alla struttura del Congresso.
Quali sono queste novità?
Ne anticipiamo alcune solo a rappresentare l’impegno profuso.
Abbiamo inserito nel Board scientifico figure di spicco del mondo delle Cure Palliative Pediatriche, del Terzo Settore e della EAPC.
Abbiamo snellito la struttura del Congresso e prevediamo slot da 60 minuti più facili da gestire, aggregandoli per specifici approfondimenti.
Cinque le aree tematiche: Clinica, Organizzazione, Formazione e Ricerca, Psicosociale, Etica e Medical Humanities, con 25 referee per la costruzione del programma congressuale.
A questi si aggiungono 35 referee per la valutazione dei contributi inviati da soci e socie sotto forma di abstract.
Avete quindi modificato il board scientifico del congresso e il team dei referee degli abstract.
Questo è sufficiente a renderlo il Congresso di tutti e tutte?
A renderlo tale sarà il cuore pulsante della società scientifica.
Abbiamo identificato uno spazio in plenaria subito a seguire la sessione istituzionale, per condividere la fervente attività scientifica di SICP, le sinergie con le Università e con le Scuole di Specialità nonché la premiazione degli abstract migliori.
Altri sette abstract saranno inseriti come relazioni congressuali, mentre i restanti saranno presentati come Comunicazioni libere in spazi dedicati o come E-Poster con modalità innovative di esposizione.
Tutti e tutte potranno quindi concorrere alla qualità del Congresso ed al suo successo.
Vi aspettate, quindi che sia un successo?
Lo speriamo. Contiamo sulle donne e sugli uomini sulla voglia di fare e sul sapere di molti.
Vogliamo che il Congresso nazionale SICP, congiuntamente alle convocazioni con cadenza semestrale degli Stati generali, costituiscano uno spazio aperto e condiviso, un appuntamento costante utile al confronto scientifico e culturale, necessario ad una visione a lungo termine e comune.
In tal senso il XXXII Congresso della SICP metterà a disposizione della nostra comunità le conoscenze e le competenze necessarie, affinché le scadenze del 2025 e del 2028 non rappresentino solo traguardi da raggiungere, ma occasioni per un cambiamento significativo, sostenibile e duraturo nel panorama delle Cure Palliative.

Gianpaolo Fortini
Presidente SICP e Presidente del Congresso

Franca Benini
Presidente Onorario Del Congresso
Responsabili del Board Scientifico del Congresso

Tania Piccione
Presidente FCP

Flavio Fusco
Coordinatore del Comitato Scientifico SICP 2024/2028

Simone Veronese
Vice Presidente EAPC